Protezione Civile Civil Protection

     Protezione Civile – Civil Protection

   Da anni sono impegnato nell’attività di Protezione Civile , in particolare nel settore di Radiocomunicazione di Emergenza.
In questa pagina alcune informazioni e normativa vigente in ambito P.C.

   For years I have been engaged in the Italian Civil Defence, in particular in the area of Emergency Radio Communications.
In this page some information and regulations in force in the Italian Civil Protection.






Alluvione Emilia Romagna 2023





Alluvione Senigallia settembre 2022



During Coronavirus Emergency






durante l’intervento del terremoto nel 2016.
 I during the operation of the earthquake in 2016.

 


 Questo sono io durante l’intervento del terremoto in Abruzzo nel 2009.
 I during the operation of the Abruzzo earthquake in 2009.
 

terremoto in Campania  nel 1980.
Campania ( South Italy)  earthquake in 1980.

Mondiali di Ciclismo a Verona 2004

 NORMATIVA       LINK :


Frequenze radioamatoriali internazionali per le emrgenze/Ham RadioInternational distress frequency

(Freq. in KHz)

In Italia

Rete d’emergenza in fonia tra Sala operativa del Dipartimento e Di.Co.Mac.:

7.045 – 6.990 Mhz

3.643,5 Mhz

Rete delle Prefetture:

Fonia: 7.045-3.643 Mhz

PSK31: 6.990-3.580 Mhz

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Mappa classificazione sismica in Veneto




Maggiori informazioni

Elenco comuni veneti classificati in zona sismica


Mappa classificazione sismica in Veneto






Principali sigle ed acronimi utilizzati in Protezione Civile

Le sigle e gli acronimi utilizzati in attività di protezione civile sono molti , ne riporto i principali .

 

 

A.I.B ( AntIncendio Boschivo)

Si riferisce alle attività e alle squadre che si occupano di controllo e spegnimento di incendi boschivi.

C.C.S.(Centro Coordinamento Soccorsi )

E’ il massimo ordine di coordinamento a livello provinciale e viene istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo (ex Prefetture) è composto da tute le strutture operative presenti nel territorio ( forze dell’ordine , 118 , Protezione Civile , Aziende di servizi per il territorio).

C.O.M.(Centro Operativo Misto )

Viene istituito presso un comune capofila per il coordinamento degli eventi di P.C. Locali ed intercomunali , si coordina con il CCS

C.O.C.(centro Operativo Comunale)

Centro operativo coordinato dal Sindaco per il coordinamento dei soccorsi a livello locale .

C.F.C.(Centro Funzionale Centrale ) e C.F.D.(Centro Funzionale Decentrato )

Previsioni meteo ed Idrogeologiche , a livello centrale CFC e regionale CFD

C.O.P. (Centro Operativo Provinciale)

E’ la struttura che coordina le attività di soccorso dele varie strutture sul territorio a livello provinciale ( COC, COM , S.O locali).

C.O.R. (Centro Operativo Regionale)

E’la struttura di coordinamento delle attività di soccorso istituita a livello regionale.

In Veneto è definita CO.R.EM (Coordinamento Regionale Emergenze)

C.O. 118

Sala operativa del servizio sanitario nazionale per il soccorso ed emergenza medica.

C.O.E.M.M (Centro operativo Emergenze Marittime)

C.O.A.U.

Centro operativo Aereo unificato ( coordinamento aereo antincendio)

DI.COMA.C.(Direzione Comando e Controllo )

Viene attivato dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale a seguito della dichiarazione di stato di emergenza E’ la struttura di coordinamento di tutte le componenti di P.C. nell’area colpita.

DI.MA. Disaster manager (Direttore delle emergenze)

La persona qualificata che coordina le operazioni di soccorso , presente nei centri di coordinamento (COC.COM, COR ecc).

D.P.C.(Dipartimento della Protezione Civile )

L’organo , alle direttive del capo del Governo , che coordina le attività di Protezione Civile(istituzionale e volontariato) , gestione grandi rischi .

P.M.A (Posto Medico Avanzato)

Dispositivo di selezione e trattamento sanitario posto nelle vicinanze dell’area di intervento.

S.O.(Sala Operativa )

E’ il luogo da cui vengono coordinate le attività di soccorso per l’area colpita , è organizzata in funzioni di supporto.

TLC (Telecomunicazioni)

Acronimo che indica il servizio di telecomunicazioni

UCL (Unità di Comando Locale)

Postazione mobile di comando e coordinamento dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino

 

Acronimi enti ed associazioni operanti in Protezione Civile

(Associazioni)

A.N.A                 Associazione Nazionale Alpini

A.R.I                 Associazione Radioamatori Italiani

CISOM             Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta

FIRCB               Federazione Italiana Ricetrasmettitori C.B.

PROCIV           Associazione Nazionale Volontari  Protezione Civile

A.N.C                Associazione Nazionale Carabinieri

A.N.P.A.S.         Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze Sanitarie

(Enti Pubblici – Forze dell’ordine)

ANAS                 Azienda nazionale autonoma delle strade

C.C.                   Carabinieri

C.F.S.                 Corpo forestale dello Stato

FF.AA.                Forze armate

G.C.                   Genio civile

G.di F.               Guardia di Finanza

P.L.                   Polizia Locale

P.S.                   Polizia di stato

VV.F.                 Corpo nazionale dei vigili del fuoco

C.di P.               Capitaneria di Porto

(Altri enti)

A.R.P.A              Agenzia regionale per l’ambiente

CospasSarsat    Sistema satellitare di ricerca e soccorso

ENAV                Ente nazionale assistenza al volo

I.N.G.V.             Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

I.T.A.V.              Ispettorato telecomunicazioni e assistenza al volo

NOTAM               Avviso ai naviganti ( a cura dell’Aeronautica Militare)

SISAM               Società italiana servizi aerei mediterranei ( gestore Canadair antincendio)

(Vari) 

                            

NBCR                 Nucleare Chimico Batteriologico Radiologico

R.S.N.C.             Rete sismica nazionale centralizzata (dei SS.TT.NN.)

SS.TT.NN.          Servizi tecnici nazionali

U.T.C.                Ufficio tecnico comunale

U.T.P.                Ufficio tecnico provinciale




Scala Europea di pericolo valanghe


   La scala è suddivisa in 5 gradi di allerta e pericolo.

   Nella parte superiore della tabella il grado di pericolo riferito allo stato di stabilità del manto nevoso e la probabilità di distacco di valanghe.
   Nella parte inferiore della tabella le norme di comportamento per sciatori ed escursionisti riferite ad ogni grado di pericolo.

Fonte ARPA Piemonte



    In internet trovate molti siti che fornisco informazioni sullo stato di pericolosità e rischio valanghe nei mesi invernali , in particolre le ARPA delle varie regioni e ilServizio Nazionale di Previsione Neve e Valanghe di Meteomont ( alcuni di questi già segnalati su questa pagina nei Link).

   Dalla pubblicazione AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe) sulle valanghe risulta che su oltre 700 casi di persone sepolte da valanghe , se estratti subito si ha la probabilità di sopravvivenza del 90 % , tra i 15 e i 45 minuti tale probabilità scende sino al 25%.
   Da tener conto la relazione presente tra la profondità del sepellimento e la durata dello stesso .

   Una persona sepolta entro i 50 centimetri viene disepolta in circa 10 minuti con 77% di possibilità di soppravivenza , tra i 50 e 100 centimetri occore un tempo medio di 55 minuti per l’estrazione con calo al 33% delle possibilità di sopravvivenza , oltre i 100 centimetri tale probabilità scende al 19% con tempi di recupero di oltre 2 ore.

(Analisi elaborata dai dr H.Brugger e M.Falk)




Consultate sempre , prima di ogni escursione invernale sulla neve , le notizie relative allo stato del manto nevoso nelle zone dove volete recarvi.

   L’escursionista invernale non dovrebbe mai avventurarsi da solo , i compagni di escursione sono indispensabili in caso di travolgimento per informare i soccorritori e iniziare a liberare la persona travolta , che come detto sopra ha ampie possibilità di salvezza se soccorsa nei primi 15 minuti.

Il/gli escursionista/i è necessario che abbiano con se:

  • l’ARVA (acronimo francese di Appareil de Recherche de Victimes en Avalange) un ricetrasmettitore sulla frequenza di 457 Khz con un’antenna predisposta a generare un campo magnetico tridimensionale che facilita l’individuazione di eventuali vittime sepolte sotto lo strato di neve .
  • La sonda leggera per l’individuazione del sepolto.
  • Una pala per poter agire velocemente nella rimozione della neve.









Codice KEMLER


   Nel 1957 a seguito di un accordo europeo relativo al trasporto di merci pericolose su strada nasceva il Codice Kemler.



   Si tratta di un codice numerico che identifica i trasporti (su strada o ferrovia) di sostanze pericolose atto ad indicare il tipo di materiale trasportato la sua pericolosità come va trattato.
   Ve lo segnaliamo per dare modo , in caso di necessità , di poter indicare a Vigili del Fuoco , sanitari e forze dell’ordine più informazioni possibili sul materiale trasportato dal/dai veicoli coinvolti.

   Naturalmente prestando la massima attenzione evitando di avvicinarsi al luogo dell’incidente in caso di perdite o rischio di scoppio .

   La tabella , di colore arancione e dimensione 30X40 , e composta nella parte superiore da un nume ro di due o tre cifre, il CODICE PERICOLO, con il seguente significato:

   Quando il pericolo può essere sufficientemente indicato da una sola cifra, essa è seguita da uno zero.

  •    Le prime due cifre uguali indicano un rafforzamento del pericolo principale.
  •    La seconda e terza cifra uguali indicano un rafforzamento del pericolo accessorio.

   La X davanti al codice di pericolo indica il divieto di utilizzare l’acqua in caso di incidente, salvo il caso di autorizzazione contraria da parte degli esperti.






Pericolo Principale


Pericolo Accessorio

2 – emanazione di gas risultanti da una pressione o da una reazione          chimica;
3 – infiammabilità di materie liquide (vapori) e gas o materia liquida
      autoriscaldante;
4 – infiammabilità di materie solide o materia solida autoriscaldante;
5 – comburenza (favorisce l’incendio);
6 – tossicità o pericolo di infezione;
7 – radioattività;
8 – corrosività;
9 – pericolo di violenta reazione spontanea.




Nella parte inferiore è identificato il CODICE ONU (a quattro cifre) della sostanza trasportata.








I principali codici – sostanza:

N.
Descrizione
N.
Descrizione
1001
acetilene
1223
kerosene
1005
ammoniaca anidra
1230
alcool metilico
1011
butano
1267
petrolio
1016
ossido di carbonio
1268
olio lubrificanti motori
1017
cloro
1381
fosforo
1027
ciclopropano
1402
carburo di calcio
1028
freon 12
1428
sodio
1038
etilene
1547
anilina
1040
ossido di etilene
1613
acido cianidrico
1045
fluoro
1654
nicotina
1049
idrogeno
1680
cianuro potassio
1050
acido cloridrico
1710
trielina
1053
acido solfidrico
1779
acido formico
1072
ossigeno
1791
ipoclorito di sodio
1075
gpl
1805
acido fosforico
1076
fosgene
1823
soda caustica
1079
anidride solforosa
1869
magnesio
1089
acetaldeide
1888
cloroformio
1090
acetone
1971
metano
1114
benzolo
2015
acqua ossigenata
1134
clorobenzene
2209
formaldeide
1170
alcool etilico
2304
naftalina
1202
gasolio
2761
ddt
1203
benzina
9109
solfato di rame




   Ci sono poi delle tabelle applicate ad i mezzi di trasporto che identificano in modo diretto la tipologia delle sostanze .






Ricordiamo il modo di operare in caso di incidente con mezzi di trasporto di sostanze pericolose:

Avvisare subito i soccorsi Vigili del Fuoco 115 Soccorso Sanitario 118 forze dell’ordine 112-113 dando tutte le informazioni utili al caso , se visibile e a distanza di sicurezza comunicare il codice Kemler riportato


NON AVVICINARSI

Portarsi , rispetto al carro e cisterna , sopravvento

Allontanare i curiosi

Non fumare o usare fiamme libere


Fonti:

http://www.pompierivolontari.it
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha reallizzato una APP per smartphone , scaricabile gratuitamente dagli store , con i codici Kemler